Sassi e Piano settecentesco: i due volti della città di Matera – Durata: 3 h
Partendo da Piazzetta G. Pascoli, con il suo affaccio suggestivo sull’antico abitato dei Sassi di Matera, spunto necessario per comprendere l’evoluzione storica, sociale e urbanistica della città dall’epoca della sua fondazione longobarda sino alla legge speciale con sullo sfondo il panorama di una parte significativa del Parco della Murgia Materana, si raggiungeranno i più importanti siti Barocchi della città. Palazzo Lanfranchi, antico seminario eretto nel 1668 per volontà del vescovo Lanfranchi, con la sua facciata di gusto classico è rivolta verso l’attuale via Ridola che proprio a partire dal 1700 prese corpo conferendo alla città un volto nuovo. Per chi fosse amante della pittura napoletana sei-settecentesca, il palazzo, sede del Museo Nazionale d’arte medievale e moderna, offre l’opportunità di godere di una emozionante e preziosa collezione d’arte comprendente più di duecento tele.
Proseguendo per l’elegante Via Ridola incontreremo la chiesa del Purgatorio, un gioiello architettonico e decorativo di pieno gusto barocco, che al gioco dinamico delle strutture murarie della facciata, arricchito da sculture in pietra locale della raffinata tradizione pugliese, corrisponde la ricchezza gioiosa delle decorazioni rococò dell’interno dalla caratteristica pianta a croce greca; la Chiesa di San Francesco d’Assisi, con la sua facciata con merlatture mediante riccioli, volute e girali d’acanto, rispecchia perfettamente i canoni del gusto barocco della più aulica tradizione leccese.
Salendo verso Piazza Duomo, la Civita materana, passeremo dal vecchio Municipio della Città dei Sassi, oggi una delle Piazze più apprezzate dai materani. Passando attraverso le porte d’ingresso della città di Matera raggiungeremo il Duomo, in stile romanico-pugliese con un inaspettato revival in stile barocco al proprio interno, ma anche i numerosi e maestosi palazzi nobiliari la cui vetustà si nasconde dietro le facciate di gusto neoclassico. Percorrendo via delle beccherie, ossia la strada delle antiche bracerie e macellerie, si avrà l’occasione di ammirare, oltre ai sontuosi palazzi nobiliari, la sede di una delle numerose porte d’accesso alla città nonchè del antico fossato medievale che delimitava l’abitato dei Sassi. Attraversando la Piazza principale della città, Piazza Vittorio Veneto, raggiungeremo la Chiesa di San Giovanni Battista, gioiello architettonico la cui antica veste gotica fu ripristinata nel corso degli anni Trenta del Novecento cancellando gli apparati in stucco di gusto barocco, la Chiesa di sant’Agostino, eretta sul ciglio dell’affascinante costone roccioso della Gravina che offre un incantevole panorama dei Sassi di Matera con l’ampio e sensazionale scenario della Murgia Materana. Prima di risalire sul piano, visita d’obbligo alla Chiesa Rupestre di San Pietro Barisano, esempio della straordinarietà architettonica e decorativa delle chiese rupestri materane, la chiesa di San Pietro Barisano, immersa appunto nel cuore del Sasso Barisano, conserva intatte le sue ornamentazioni Cinquecentesche e Seicentesche e con le sue tombe a scolare sotto il piano di calpestio, perfettamente visitabili.
MATERA MEDIEVALE: SEGUENDO LE ANTICHE MURA E LE PORTE DELLA CITTA’
Durata: 3 h
L’itinerario percorre la parte antica della città seguendo le tracce delle antiche mura e le porte di accesso al nucleo della Civita.
La visita prende avvio da P.zza Vittorio Veneto, dove è possibile vedere attraverso gli ipogei quello che era il Fondaco di mezzo,antico mercato cittadino fino alla fine del 1800 e dove si trova una delle torri aragonesi, rimasta incompiuta, e inglobata nella fondazione del Convento dell’Annunziata, messa in luce durante i lavori di sistemazione della piazza, negli anni 90. Inoltre, vi era una delle prime porte di accesso alla città risalente al XIV secolo, Porta Maggiore o della Bruna, presso il convento dei domenicani e della relativa chiesa. Si prosegue seguendo l’antica via delle Beccherie, dove vi era la Porta Pepice o del Sambuco, che, dotata di ponte levatoio, costituiva il luogo per il pagamento del dazio e che si trovava sull’antico fossato che incideva l’area antistante il convento di S. Francesco d’Assisi. Si giunge così a scorgere quello che resta delle antiche mura medievali del Castelvecchio normanno, oggi inglobate in successive abitazioni e dove si trovavano la Porta di Suso e quella di Juso, lungo la saluti che portava al duomo. Attraversando la Piazza del Sedile, si scende per Via Pennino, che segue per un tratto il tracciato della murazione pre-aragonese, dove si potrà ammirare una delle due torri cilindriche già attestate in epoca medievale, Torre Capone. Si attraversa Via B. Buozzi, per salire sul Monte Errone e visitare le chiese rupestri di Madonna dell’Idris e S. Giovanni in Monterrone e ammirare i mirabili affreschi in esse conservati. Scendendo dallo sperone dell’Idris si risale lungo la scalinata di Via Muro, la via che prende il nome proprio dall’antica cinta muraria di cui sarà possibile individuarne tracce tra la roccia calcarenitica. Si giungerà, così, in Piazza Duomo, sulla Civita, primo nucleo della città e antica sede del Castello Normanno, dove sarà possibile ammirare l’imponenza della Cattedrale duecentesca dedicata a Maria SS. Della Bruna. La visita continua scendendo da Gradoni Duomo per raggiungere la seconda torre cilindrica superstite, la Torre Metellana, nei pressi della quale si trovava un’altra porta che favoriva l’ ingresso al Sasso Barisano. Attraverso una ripida e stretta scalinata si scende ancora più in basso in Via Fiorentini, per risalire in Via S. Biagio, dove si trovava l’omonima Porta S. Biagio. La visita si conclude con una delle più suggestive chiese di Matera, la Chiesa di S.Giovanni Battista, già Santa Maria la Nova, che sorge dove proprio in epoca medievale si trovavano i “foggiali”, fosse per la conservazione di grano e legumi.
Passeggiando con gli occhi del passato
Visita dei suggestivi Rioni Sassi, ripercorrendo i luoghi narrati nelle antiche cronache materane. Sono tanti gli osservatori che nel passato hanno descritto l’antica città di Matera: da Eustachio Verricelli con la sua cronaca del 1955 a Rita Levi, sorella di Carlo, che nel “Cristo si è fermato a Eboli” racconta la vita e la miseria contadina. La visita propone una suggestiva passeggiata, anche in notturna, con la lettura dei brani più descrittivi della città, cercando di leggerne anche i cambiamenti della civiltà materana.
Dalla Cava al Museo. Matera in Arte. Durata della visita di circa 3 h;
Dalle Cave di tufo, luoghi suggestivi e affascinanti nel Parco della Murgia Materna, oggi custodi di sculture contemporanee ai Musei d’arte della città. Scoprire la città Unesco attraverso la sua arte. A scelta si può visitare il MUSMA (Museo della scultura contemporanea) o il Museo d’Arte Medioevale e Moderna.